Un centro intergenerazionale da realizzare in due tappe

Ticino, Ottobre 2021

Nei prossimi anni il comparto Bosciorina a Biasca cambierà radicalmente volto: il Municipio ha validato la decisione della giuria confermando la scelta del progetto dello studio Manlio Campana-Flavio Herrmann-Veru-ska Herrmann Pisoni Architetti (CHP) di Ascona per edificarvi stabili scolastici. In un secondo tempo si aggiungerà anche una casa anziani.

Al concorso di progetto organizzato con procedura di pubblico concorso per la realizzazione degli stabili scolastici, a una fase, hanno partecipato 54 studi di architettura, valutati e selezionati da una giuria presieduta dall’architetto Ivano Gianola e coordinata dall’architetto Stefano Tibiletti. A convincere gli addetti ai lavori il progetto dello studio CHP (Campana-Herrmann-Pisoni) di Ascona, denominato «Sistema», che con il suo gruppo interdisciplinare ha convinto soprattutto per la sua forza urbanistica, con una chiara definizione degli spazi esterni, volumetrie ben calibrate e rispettose dello spazio circo-stante. In un primo tempo si procederà con l’edificazione della scuola dell’infanzia e scuola elementare (con doppia palestra), della sede del SEPS (Servizio dell’educazione precoce speciale) e di una Bibliomedia, per poi aggiungervi successivamente anche una nuova casa anziani con 72 posti letto, per la quale nel bando di concorso già sono state inserite le richieste di proposta progettuale a livello urbanistico e planovolumetrico.

Proprio per i diversi contenuti progettuali, il committente aveva evidenziato l’esigenza di poter disporre in futuro di un «centro intergenerazionale» trovando risposta nel progetto presentato dallo studio CHP, che ha cercato di «definire in modo chiaro le reciproche relazioni tra i differenti edifici e le aree esterne, anche in considerazione della loro destinazione specifica, per organizzare al meglio l’intero sito e favorire l’idea di incontro propria di un centro intergenerazionale».

Aspetti urbanistici e architettonici
Osservando il progetto vincitore, si evince che un futuro viale alberato partirà dal nucleo di Biasca per condurre al nuovo centro intergenerazionale, la cui soglia di ingresso risulterà essere la piazzetta compresa tra il portico della scuola e il fronte della futura casa anziani.

La casa anziani, la Bibliomedia, la scuola elementare e la palestra si affacceranno su un nuovo parco pubblico. Interessante la doppia valenza della palestra che avrà contenuti flessibili e potrà anche essere utilizzata quale sala multiuso da cento posti. Ecco perché l’atrio andrà a costituire uno spazio di incontro privilegiato favorendo le sinergie tra mensa, aule di classe extra-scolastiche (aula magna) e palestra.

Veduta dall‘interno della SI verso la palestra e la SE (a sinistra).

La seconda area esterna prevede spazi di gioco e di socializzazione per gli al-lievi della scuola elementare, ad uso anche della comunità al di fuori degli orari scolastici.
L’edificio che accoglie la scuola dell’infanzia e la SEPS si caratterizza invece quale volume inserito nel parco con una sua precisa identità, che risponde a temi e programmi specifici. Un giardino più intimo è stato concepito ad uso e-
sclusivo di questi allievi.

Per la futura casa anziani è stato proposto un edificio autonomo, a pianta quadrata, dalla geometria diversa dagli altri corpi architettonici.

Per la costruzione gli architetti dello studio CHP hanno previsto l’uso di soli due materiali (cemento armato e legno) e una realizzazione a tappe razionale, che contempla anche le proposte per un futuro ampliamento della SE e della SI, qualora dovesse essere necessario.

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