La ricerca all'epicentro degli ultimi sviluppi

Uri, Maggio 2022

Ad Altdorf c'è un faro che sta sviluppando un appello speciale per la ricerca universitaria non solo in Svizzera ma in tutte le Alpi: l'Istituto per le culture alpine. È interamente dedicato alle sfide specifiche del cantone di Uri nel cuore delle Alpi.

Poco prima del primo lockdown del febbraio 2020, è stato ufficialmente aperto l’Istituto per le Culture Alpine. Dopo diversi anni di procedure di selezione competitiva, ha iniziato a brillare un importante faro del governo Uri. Con il nuovo istituto, per la prima volta nella storia di Uri, la ricerca universitaria è stata di stanza nel cantone stesso. È stata volutamente scelta un’istituzione universitaria perché garantisce ogni livello di qualificazione universitaria fino al dottorato e all’abilitazione grazie al collegamento con l’Università di Lucerna.

L’istituto si concentra tematicamente sull’intero arco alpino da Nizza via Innsbruck a Lubiana con un ancoraggio speciale nella regione del Gottardo. In questo modo, gli sviluppi economici e sociali possono essere osservati non solo come un caso speciale, ma anche in confronto. L’obiettivo è imparare dalla storia per sviluppare i migliori scenari futuri. Quindi non si tratta solo di guardare l’ombelico, ma di una vista panoramica nel mezzo della Svizzera, nel mezzo dell’Europa.

Il cantone ha fatto la scelta migliore con il suo ancoraggio storico-culturale: nel dialogo con la popolazione locale, con i decisori economici e politici, vengono specificatamente determinati e ulteriormente sviluppati i vantaggi della regione, che con il focus sulle Alpi non sono più alla presunta periferia, ma nell’epicentro di nuovi sviluppi. In vista delle sfide del turismo, della gestione alpina e dell’energia, l’istituto ha ora trovato un partner affidabile che garantisce l’obiettività scientifica e scientifica.

Va da sé che l’Istituto non è una torre d’avorio. Al contrario: lo scambio di conoscenze specialistiche ed esperienze è ciò che realmente guida il lavoro dell’istituto. Di conseguenza storici della cultura, giuristi, economisti energetici, politologi, filosofi, archeologi – l’elenco non è definitivo – non solo affrontano uno scambio costante tra le discipline, ma rivedono e specializzano le proprie tesi grazie alla cooperazione locale.

Vetrine di questo lavoro sono eventi regolari ed escursioni – che si tratti dell’Urner Boden o dello Steingletscher – sotto la guida di esperti provenienti da tutta la Svizzera. E sempre più studi su commissione finiscono nell’ufficio di Altdorf, che, grazie alla rete unica di esperti dell’istituto dalla Germania e dall’estero, soddisfa i più alti standard scientifici. Il messaggio è arrivato da tempo alla comunità dei ricercatori: il faro splende.

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