Aumento dell’efficienza nell’edilizia attraverso tecnologie a emissioni negative

Aprile 2024

Il rapporto finale sulla contabilizzazione delle tecnologie a emissioni negative (NET) fornisce approfondimenti sulle attuali sfide e soluzioni per l'integrazione di queste tecnologie nell'industria delle costruzioni al fine di raggiungere gli obiettivi di emissioni nette zero.

Per garantire una chiara distinzione tra le emissioni di gas serra dell’edificio e le emissioni negative, queste devono essere riportate separatamente. La compensazione a livello di materiali e componenti dell’edificio non è raccomandata. Sebbene gli edifici con emissioni nette di gas serra non siano ancora realizzabili, potrebbero essere a portata di mano in futuro, se le emissioni di gas serra derivanti dalla produzione di materiali edili come cemento, acciaio, mattoni o vetro saranno ridotte in modo massiccio.

Per ridurre in modo significativo le emissioni urbane entro il 2035/2040, l’implementazione e la contabilizzazione delle tecnologie a emissioni negative (NET) nel settore edilizio è essenziale. Uno studio recentemente completato ha sviluppato metodi per integrare le NET nella rendicontazione del carbonio urbano e ha formulato chiare raccomandazioni per il settore edilizio in Svizzera.

Una scoperta chiave dello studio è che la CO² biogenica e la CO² estratta direttamente dall’atmosfera devono essere immagazzinate per migliaia di anni per avere un impatto duraturo sulle temperature globali. Lo stoccaggio temporaneo non è sufficiente, in quanto annulla gli effetti positivi delle successive riemissioni. Una garanzia vincolante di permanenza è quindi essenziale per assicurare una contabilizzazione riconosciuta dei NET.

Lo studio raccomanda di contabilizzare i NET secondo gli standard SIA 2032 e 2040. Per garantire una contabilizzazione trasparente, è essenziale distinguere tra emissioni negative ed emissioni di gas serra dell’edificio. La compensazione a livello di materiali e componenti deve essere evitata. Lo standard SN EN 15804 presenta delle lacune, in quanto mostra un bilancio uniforme della CO² biogenica anche con il sequestro permanente. È importante utilizzare un linguaggio chiaro e preciso per sottolineare la credibilità delle affermazioni.

La costruzione in legno offre il maggior potenziale di emissioni negative. Altre materie prime rinnovabili, come la paglia o la calce di canapa, sono promettenti ma non ancora ampiamente utilizzate. La ricerca dovrebbe concentrarsi sulla garanzia di durata e sull’aumento del contributo della carbonatazione forzata nei materiali edili minerali. Sebbene un bilancio netto di gas a effetto serra per gli edifici non sia attualmente realizzabile, un passo importante in questa direzione può essere fatto riducendo drasticamente le emissioni nella produzione di materiali edili.

Lo studio sottolinea la necessità di aumentare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, in particolare nella produzione di materiali edili. Si raccomanda che le autorità locali forniscano un sostegno finanziario per lo sviluppo di NET, al fine di raggiungere gli obiettivi climatici desiderati.

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