La conservazione storica a Zugo è oggetto di critiche

Ottobre 2023

A Zugo, numerosi edifici storici sono messi in pericolo dalla revisione della legge sulla protezione dei monumenti. Secondo questa legge, i monumenti devono soddisfare criteri estremamente importanti per essere posti sotto tutela, uno standard che quasi nessun edificio di Zugo raggiunge. Nel 2021, il Tribunale federale ha dichiarato che un'interpretazione letterale di questa legge sarebbe inammissibile rispetto alla Costituzione federale e al diritto internazionale. Tuttavia, una nuova sentenza del Tribunale federale sul caso della Scuola cantonale di Zugo ha fatto scalpore perché non ha preso in considerazione un ricorso della Società per il patrimonio di Zugo.

La legge rivista sulla protezione dei monumenti di Zug è entrata in vigore nel 2019 e limita la protezione agli edifici “estremamente importanti”. Di conseguenza, molti edifici storici del Cantone di Zugo che sono preziosi ma non “estremamente importanti” sono a rischio. I critici sostengono che questo criterio rigido riguarda monumenti di fama mondiale come la Cattedrale di Notre Dame o la Cattedrale di Colonia, ma non monumenti locali come lo Zurlaubenhof.

Appello e decisione del Tribunale Federale
La Zug Heritage Society aveva impugnato la legge per violazione della Convenzione di Granada, un trattato internazionale per la protezione dei monumenti architettonici. Il Tribunale Federale si è pronunciato parzialmente a loro favore, ma la decisione non è stata confermata in un caso più recente, il che significa che molti edifici nel Cantone di Zug rimangono a rischio.

Prospettive future
Secondo le recenti decisioni dei tribunali, molti edifici storici di Zug non sono protetti. I proprietari e i residenti che desiderano fare una campagna per la protezione di questi edifici devono ora affrontare la sfida di sfidare la legalità delle leggi e sostenere i costi legali associati. Possono fare affidamento sugli accordi internazionali e sulle precedenti decisioni dei tribunali, ma gli ostacoli sono alti. La Sicurezza Nazionale si rammarica che la precedente decisione della Corte Federale non sia stata confermata.

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