Come il sito Wolf di Basilea sta diventando un quartiere residenziale

Dove un tempo venivano caricate le merci, nei prossimi anni verranno costruiti centinaia di appartamenti, integrati da usi commerciali e pubblici. I primi concorsi di architettura sono stati decisi. I progetti vincitori "Janus" e "Binaria" dimostrano come l'edilizia residenziale densa possa avere successo nonostante il rumore della strada e della ferrovia, i requisiti di sostenibilità e le elevate aspettative sociali.

Settembre 2025

Con il trasferimento della movimentazione merci nell’area portuale, si è reso disponibile un sito di 16 ettari vicino alla stazione ferroviaria di Basilea FFS. Da anni le FFS perseguono la visione di un quartiere misto che combini vita, lavoro e tempo libero. Il piano di sviluppo urbano si basa su un progetto di Christ & Gantenbein e EM2N. L’elemento centrale è un grande cortile che si estende da est a ovest, protegge dal rumore e collega gli usi pubblici e privati come un viale verde.

Progetto “Janusa due facce
Lo studio parigino Experience, insieme a M-AP Architects di Losanna, ha vinto il concorso per il cantiere MF02. Il loro progetto “Janus” risponde ai contrasti tra il lato ferroviario e il cortile interno con due linguaggi architettonici.

Una facciata a nastro orizzontale con sorprendenti cornici in cemento si estende verso il lato dei binari, trasmettendo un’immagine potente ai treni in transito. Verso il cortile, appare una facciata finemente strutturata con balconi sfalsati e superfici decorate di colore verde.
Il metodo di costruzione segue un approccio ibrido di scheletro in cemento e costruzione in legno. Le piante sono organizzate in modo compatto, con una chiara separazione tra camere da letto, bagni e spaziose zone giorno. Solo la mancanza di privacy negli appartamenti al piano terra è stata criticata.

Protezione dal rumore come elemento di design Progetto “Binaria
Il progetto “Binaria” di ARGE Parabase e Confirm, con sede a Basilea, ha vinto il concorso per il cantiere MF03. Contrasta il rumore della strada con una robusta facciata nord in lamiera grecata riutilizzata ed elementi acustici sporgenti. Al contrario, una facciata trasparente in vetro verde con balconi e vaschette per le piante si apre sul lato del cortile.
Il passaggio a più piani che collega il cortile e la strada è particolarmente suggestivo. La griglia di ventilazione circolare, realizzata con pannelli fonoassorbenti, costituisce una forte dichiarazione architettonica. All’interno, le planimetrie lineari consentono concetti abitativi flessibili, da appartamenti di 2,5 a 5,5 stanze. La sostenibilità è caratterizzata da travi riutilizzate, cemento riciclato e legno riutilizzato.

Carattere pilota con standard elevati
Entrambi i progetti vincitori perseguono approcci innovativi per quanto riguarda la protezione dal rumore, la flessibilità della disposizione degli appartamenti e l’uso di materiali riciclati. I tetti sono utilizzati per il fotovoltaico e la gestione dell’acqua piovana, le facciate sono parzialmente piantumate o dotate di tecnologia solare integrata. L’energia viene generata da fonti rinnovabili, mentre l’ombreggiatura e l’evaporazione garantiscono l’isolamento termico in estate. Un’attenzione particolare è rivolta alla costruzione reversibile. Le costruzioni devono essere avvitate invece che incollate, per facilitare il riutilizzo successivo o i cicli di materiali.

Pietre miliari e prospettive
I nuovi edifici nella parte occidentale del sito saranno realizzati nella prima fase, con inizio dei lavori previsto per il 2028. Una seconda fase con un hub logistico cittadino e ulteriori utilizzi seguirà a partire dal 2031. Anche prima del completamento, le FFS apriranno il sito per un uso provvisorio. Il capannone ferroviario di 2.000 m², che è stato elencato, sarà utilizzato per attività sportive, ad esempio. Il sito Wolf diventerà quindi un progetto pilota per l’edilizia residenziale urbana, che risponde alle domande sulla protezione dal rumore, sulla sostenibilità e sull’edilizia mista su larga scala. Per Basilea, non si tratta solo di un esperimento di pianificazione urbana, ma di un passo decisivo verso spazi abitativi più accessibili e una maggiore qualità della vita urbana.

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