Il Parlamento approva chiaramente la Legge sulla CO2

Bern , Marzo 2024

Il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno votato chiaramente a favore della revisione della legge sul CO2. La Svizzera dovrà dimezzare le proprie emissioni di CO2 entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Si è rinunciato a un aumento della tassa sul CO2, a nuove tasse e a una riduzione vincolante in Svizzera.

La revisione della Legge sul CO2 ha ottenuto una chiara approvazione nella votazione finale in Parlamento. Il Consiglio degli Stati l’ha adottata con 42 voti favorevoli, uno contrario e un’astensione. Il Consiglio nazionale l’ha approvata con 122 voti favorevoli, 42 contrari e 27 astensioni.

Questo chiarisce come, secondo il Parlamento, la Svizzera debba dimezzare le sue emissioni di CO2 entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. La maggior parte della riduzione deve essere ottenuta a livello nazionale. Tuttavia, contrariamente a quanto auspicato dal Consiglio Nazionale, il Parlamento non ha concordato alcuna riduzione interna fissa. Queste devono ora essere stabilite dal Consiglio Federale. Anche le installazioni di base per l’infrastruttura di ricarica delle auto elettriche non saranno sovvenzionate dal Governo federale. Il prelievo di CO2 rimarrà a 120 franchi svizzeri per tonnellata. Non saranno introdotti nuovi prelievi, a differenza della proposta precedente, che è fallita nel 2021 e prevedeva un prelievo sui biglietti aerei. Tuttavia, in futuro la benzina per l’aviazione dovrà essere miscelata con carburante rinnovabile.

Economiesuisse accoglie la legge come “efficace e ragionevole”. Dimostra “come sia possibile realizzare una politica climatica efficace con il sostegno della maggioranza, senza politiche simboliche e richieste irrealistiche”, scrive l’organizzazione di categoria in un comunicato stampa. Il pericolo di un referendum è stato scongiurato, ma se dovesse aver luogo, avrebbe poche possibilità alle urne.

Non così swisscleantech. “Il risultato è deludente”, scrive l’associazione per la transizione energetica. Alla luce della mancanza di un obiettivo nazionale e della stagnazione delle tasse di incentivazione, è chiaro che la Svizzera sarà in grado di raggiungere il suo obiettivo di dimezzamento entro il 2030 solo con una forte compensazione dall’estero.

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